Portfolio Category: Cultura

La costruzione del Duomo fu realizzata tra il 1520 e il 1560 per volontà di Giovanni Vincenzo Tagliavia, "Il Conte di Castelvetrano", strategoto di Messina. La chiesa, il cui portale è decorato da arabeschi di gusto medievale, presenta un impianto basilicale-normanno a tre navate.

I principi di Castelvetrano, nel corso del Seicento e del Settecento, arricchirono l'edificio di numerose opere d'arte e di figure in stucco a tutto tondo.  Molti maestri contribuirono, tra essi ricordiamo:  Giuliana, Tommaso e Orazio Ferraro,   Gaspare Serpotta e Vincenzo Messina.

Le cave di pietra sono caratterizzate da banchi di calcarenite affioranti che offrirono la possibilità di realizzare pezzi più grandi necessari alle opere cittadine. Sorgono in prossimità della costa e si estendono per circa 2 km e non hanno confronti per la loro ampiezza e per il loro incredibile stato di conservazione.
Furono attive sin dal VI secolo a.C. e fino alla fine della vita della città greca, cioè fino all’improvviso sopraggiungere dell’esercito cartaginese nel 409 a.C.

I resti della grandiosa città

I suoi edifici pubblici e privati  mostrano l'avanzata cultura urbanistica dei Greci fin dal momento della fondazione della colonia.

l'Acropoli  è caratterizzata dal grande santuario urbano sulla parte meridionale del promontorio e dall’abitato suddiviso in isolati larghi 100 piedi dorici (32 metri) definiti da strade principali (Plateiai) e strade secondarie (Stenopoi). Essa è cinta da imponenti mura di fortificazione di epoca ellenistico-punica.

l'Agorà si trova a nord dell’Acropoli e costituiva il centro politico e sociale della città.

la Collina Orientale, fuori dalle mura della città, è caratterizzata dalla presenza di un altro santuario con tre monumentali templi: E, F e G.

L'area sacra, ad ovest, è segnata dalla presenza dell’importante Santuario di Demetra Malophoros, dal Santuario di Zeus Meilichios, dal Tempio di Hera Matronale e dal Tempio M.

La necropoli, invece,  si trova sulla collina della Gaggera.

Il quartiere artigianale - di recente scoperta - che si trova sulla foce del fiume Modione, è la zona dedicata al lavoro delle ceramiche, dove troviamo diverse fornaci e anche il Battistero Bizantino.

Le rovine di Selinunte

Sono un evidente esempio della superba architettura greca antica. I templi dorici, con le loro imponenti colonne, capitelli scolpiti e frontoni decorati, mostrano l'abilità e la maestria degli antichi architetti e artigiani. Le pietre calcari locali, utilizzate nella costruzione, conferiscono alle rovine una calda tonalità dorata,  fortemente suggestiva al tramonto.

È ovvio che visitare il Parco archeologico di Selinunte è un'esperienza indimenticabile. Il parco, tra l'altro, offre percorsi ben segnalat con pannelli informativi che spiegano la storia e l'importanza di ogni area. È possibile esplorare le rovine a piedi o in bicicletta, e ci sono anche visite guidate disponibili per una comprensione più approfondita.

Infine, il Parco Archeologico di Selinunte è una tappa obbligata per chiunque sia interessato alla storia antica, all'archeologia o semplicemente alla bellezza senza tempo della Sicilia. Le sue rovine maestose raccontano storie di un passato glorioso e offrono uno sguardo affascinante sulla vita nel mondo greco antico.